Collezionare fiori, i Tulipani: tu li pianti in autunno e loro sbocciano in tutto il loro splendore in primavera
Oggi volevo affrontare una collezione diversa, che coinvolge molti collezionisti nel mondo: i tulipani.
Ai non più giovani e agli appassionati di musica, forse, torna alla mente una canzone di parecchi anni fa: “Parlano d’amore i tuli tuli tuli tulipan, deliziosi al cuore, tutti i sogni miei ti giungeran….”.
Il tulipano è originario della Turchia e c’è chi afferma che è stato importato in Europa da Francesco Giuseppe d’Asburgo, imperatore d’Austria.
Ad oggi non è dato sapere in quale anno l’imperatore austriaco decise di importare i tulipani a Vienna, forse proprio su richiesta della moglie Sissi.
E’ certo, però, che i tulipani furono importati per la prima volta in Olanda nel 1635.
I floricoltori olandesi sono i maggiori produttori di bulbi di tulipano, di conseguenza questo bellissimo fiore viene associato all’Olanda.
Se amate questi fiori, potete piantare i loro bulbi in giardino oppure, se non avete lo spazio, anche dentro dei vasi.
Esistono diverse specie di tulipano; quelle più note e diffuse possono avere i petali di un solo vivace colore oppure sfumati, bicolore o striati.
Esistono poi tante bellissime e curiose varietà di fiori come i tulipani neri, i tulipani pappagallo, i tulipani viridiflora, i tulipani fior di giglio ed i tulipani frills dalle punte sfrangiate.
I bulbi fioriscono da marzo a maggio e la loro altezza varia tra i 20 e i 30 centimetri di altezza; dovete piantarli in autunno a una profondità di circa 15 centimetri, in un terreno non umido, posto al riparo dalle correnti d’aria e in una zona soleggiata.
Forse hai un tesoro in casa e non lo sai, il valore dei tuoi vecchi giochi in scatola che probabilmente non usi più.
Devi fare ordine in casa per recuperare un pò di spazio, e hai talmente tante scatole di giochi che non usi più da poter aprire un vero e proprio mercatino.
Magari capita che la tentazione di gettarle via sia forte, ma se proprio non le puoi più tenere, informati: potrebbero valere anche alcune centinaia di Euro.
Anche in questo caso il prezzo è legato alla legge del mercato di domanda/offerta.
Esistono giochi meno diffusi, come ad esempio Metropolis, che possono arrivare anche a 800,00 €.
Voglio affrontare il tema dei giochi maggiormente diffusi nelle case degli italiani, quindi più facilmente presenti in casa tua.
Delle numerosissime edizioni di MONOPOLI (oggi Monopoly) l’edizione italiana degna di nota è quella del 1936 che può raggiungere i 200,00 €.
Delle diverse versioni uscite fino ad oggi è RISIKO! Prestige a spuntarla sui suoi “fratelli” con un valore intorno ai 100,00 €.
Subbuteo è un altro gioco diffusissimo che, in funzione alle squadre possedute, si possono realizzare dai 150,00 ai 750,00 Euro per ogni squadra.
BRIVIDO che raggiunge quotazioni intorno ai 160,00 €.
L’isola del tesoro, con la sua avvincente plancia in plastica, invece può raggiungere i 200,00 €.
Se hai dei giochi in scatola che vuoi vendere, oppure se hanno dei pezzi mancanti, contattaci.
E’ in arrivo il nuovo gioco in scatola ispirato alla serie TV spagnola in onda su Netflix La casa di carta: Escape game
Una rapina, maschere di Dalì e tute rosse, una banda di ladri e una mente criminale in grado di realizzare “il più grande colpo della storia”: stiamo parlando de “La casa di carta”, una delle serie di Netflix che ha avuto maggiore successo in tutto il mondo, tanto che i produttori avevano deciso di continuarla, arrivando alla quarta stagione uscita il 3 aprile di quest’anno.
Eppure, inizialmente la serie era vista da ben poche persone, tanto che i produttori e gli attori stessi la considerarono un insuccesso; questo finché la fortuna ha deciso di far incuriosire sempre più spettatori, che si sono appassionati e affezionati ai personaggi.
Sono otto i ladri che il Professore, un uomo misterioso ed estremamente intelligente, decide di ingaggiare per realizzare il colpo che ha progettato per anni: quello alla Zecca di Stato di Madrid.
La banda è composta da persone esperte in diversi campi, chi nella falsificazione di banconote, chi nell’hackerare sofisticati sistemi: parliamo di Tokyo, Rio, Denver, Helsinki, Nairobi, Berlino, Mosca ed Oslo (gli ultimi tre moriranno nelle prime due stagioni, mentre Nairobi, forse uno tra i personaggi più amati della serie, verrà uccisa nel sesto episodio dell’ultima parte).
A loro, in occasione del colpo che verrà fatto alla Banca di Spagna organizzato per liberare Rio, precedentemente catturato dalla polizia, si aggiungeranno anche Palermo, Manila, Marsiglia, Bogotà, Lisbona, ossia l’ispettore Raquel Murillo, e Stoccolma, che nella rapina alla Zecca era l’ostaggio Mónica Gaztambide.
I veri appassionati de “La casa di Carta” non si perderanno di sicuro il gioco di società edito da MS EDIZIONI che uscirà a breve, nel mese di settembre, ispirato alla rapina alla Zecca di Stato. L’escape game si svolgerà esattamente allo stesso modo: attraverso delle carte si avranno le indicazioni del Professore, che permetteranno ai giocatori fortunati di ottenere il bottino finale e di conseguenza vincere la partita. Così come la serie, anche il gioco sarà ricco di colpi di scena, imprevisti e decisioni ardue da prendere, che lo renderanno altrettanto entusiasmante.
Noi spettatori, inoltre, attendiamo con ansia l’uscita della quinta stagione, che come hanno comunicato i produttori e gli attori tramite dei post sui social, sarà l’ultima e la più epica.
Nel frattempo, non possiamo fare altro che ideare nuove teorie sul finale e sugli ultimi nodi che sono ancora da sciogliere: Gandía è ancora vivo? Il Professore verrà arrestato dall’ispettore Alicia Sierra, che nell’ultimo episodio ha trovato il suo nascondiglio? Chi è Tatiana, la misteriosa moglie di Berlino che abbiamo avuto modo di conoscere attraverso i flashback? E che ruolo avranno i due nuovi attori che sono entrati a far parte del cast?
Non ci resta che aspettare, magari leggendo il libro uscito recentemente e che si intitola “L’enigma del Professore” e grazie al quale, chissà, scopriremo qualche dettaglio in più sulla sua vita.
Se vuoi collezionare conchiglie raccolte sulla spiaggia, attenzione è un bel passatempo che potrebbe costare molto caro
Agosto è il canonico mese (per chi può) dedicato alle vacanze al mare, quindi alle passeggiate lungo la battigia.
Che tu sia single, con la famiglia e in compagnia dai figli piccoli è immancabile fermarsi qua e la, attratti da strani bagliori o sprazzi di colore.
Si, lo so che ormai lungo il bagnasciuga si trovano reperti di ogni forma e materiale, ma quello che ci attira fin da bambini sono le conchiglie.
Se ne trovano di forme, colori e dimensione diverse; belle o brutte, intere o in frammento.
Piano piano il secchiello si riempie e la collezione si amplia, per la gioia di grandi ma soprattutto dei piccini.
Una volta arrivati a casa, oltre ad esporle, spesso si usano come decorazioni di vasi, cofanetti e altri soprammobili.
Ma in Italia questo momento di piacere può costare molto caro: da 1.549,00 euro fino a 9.286,00 euro .
Il codice della navigazione all’articolo 1162 riporta: “il prelievo è punito con una sanzione amministrativa per chiunque estragga “arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale, ovvero delle zone portuali della navigazione interna”.
Certo, tutto è legato al buonsenso, se nella valigia è presente un sacchettino di conchiglie nessuno dovrebbe contestarti la contravvenzione.
Caso ben diverso se ti trovano con una valigia piena di conchiglie.
Giochi in scatola: il problema dei pezzi mancanti, come fare per i ricambi delle parti danneggiate rotte o smarrite.
Anche i giochi in scatola fanno parte degli oggetti che possono passare di mano in mano, di generazione in generazione.
Molti rappresentano un ricordo di quando giocavamo con i genitori, i nonni e gli amici.
A volte può capitare di ritrovarli in cantina o soffitta; dopo una doverosa spolverata, apriamo la scatola e si scatena la parte emozionale.
La voglia di giocarci ancora è tanta, ma la gioia può trasformarsi in delusione quando capita di accorgersi che uno o più pezzi sono danneggiati, rotti o si sono persi.
A questo punto, è davvero necessario gettare via tutto?
Io dico di no; bisogna fare una valutazione di cosa serve per rendere nuovamente utilizzabile questo oggetto che tanta gioia può dare a noi e a chi vuole giocare con noi.
Bisogna cercare se il gioco è ancora in produzione; in caso affermativo, basta contattare la casa produttrice, chiedere i pezzi di ricambio necessari, e, generalmente, con pochi euro di spese di spedizione, abbiamo risolto il problema.
Nel caso della versione originale anni 70 di Risiko! Le parti fornite dalla Editrice giochi non saranno quelle originali ma dell’ultima versione in commercio.
Se, invece, il nostro gioco non è più in produzione, allora serve tanta pazienza: non rimane che provare a cercare nella rete, sicuramente qualcuno vende i pezzi di cui abbiamo bisogno.
Potrebbe capitare addirittura che li trovate su questo sito al link PEZZI DI RICAMBIO.
Se le parti sono danneggiate o rotte possono essere riparate: un pò di bricolage per sistemarle non ha mai ucciso nessuno.
Storia del francobollo, parte 6: Tipologie di francobollo ed usi postali: caratteristiche fisiche del francobollo
Caratteristiche fisiche del francobollo
La forma
La forma rettangolare o quadrata riguarda la maggior parte dei francobolli.
Il primo francobollo ad avere una sagoma diversa, fu emesso nel 1853 dal Capo di Buona Speranza con la forma triangolare.
forme francobolli
Esistono poi francobolli con curiosi contorni, tra i più conosciuti ricordiamo a forma di frutta, di cuore, di rombo, di stemma araldico.
Non vi è una regola prefissata in quanto sono i vari decreti dei paesi emittenti a deciderne, di volta in volta, la forma geometrica, indicandola negli appositi bollettini.
La vignetta
La vignetta è la parte stampata del francobollo.
Normalmente contiene le indicazioni dello stato che lo ha emesso ed il valore nominale di affrancatura.
La Gran Bretagna non indica a lettere lo stato emittente, lo sostituisce con il profilo del sovrano regnante.
Quasi sempre la vignetta rispetta la forma del francobollo, ma in alcuni casi questa consuetudine non è rispettata.
La vignetta può essere istituzionale quando è formata dai simboli delle istituzioni dello stato emittente, come ad esempio, avveniva nel Regno d’Italia quando si imprimeva l’effigie di Vittorio Emanuele II.
Può essere commemorativa nel caso di una ricorrenza di un avvenimento o di un personaggio storico.
Può essere propagandistica come nel caso di quei francobolli che portano un messaggio di solidarietà umana.
Il valore nominale di affrancatura attribuisce al francobollo un preciso valore a riferimento della moneta in corso nello stato di emissione.
In alcuni casi, oltre al valore nominale vi è indicato un sovrapprezzo in beneficenza.
Per esempio in Italia nel 1910, l’emissione della serie detta “Garibaldi” fece coincidere l’inizio delle emissioni di vignette commemorative, con l’uso del sovrapprezzo che era a favore del Comitato Nazionale dei Festeggiamenti per il cinquantenario dell’unificazione del Paese.
Nel 1915 venne emessa la serie di quattro valori della “Croce Rossa” dove, per la prima volta, era indicato il sovrapprezzo di 5 centesimi in beneficenza.
Nel 1953 il Vietnam del Nord ha emesso una serie di francobolli che non esprimeva il valore nominale in moneta corrente ma in chili di riso.
La vignetta indica un contadino intento alla coltivazione del cereale con quattro misure differenti da 6 etti a 5 chili.
Il 17 novembre 2005 la Repubblica di San Marino, per prima al mondo, ha emesso un francobollo che non indica il valore nominale, sostituito da un breve testo che chiarifica l’uso.
Nel 2006 la Repubblica Italiana ha emesso un valore da Euro 0,60 con sovrapprezzo di Euro 0,30 a favore dell’Associazione Pro Lotta ai Tumori del Seno.
La carta
Nella storia della stampa dei francobolli sono stati usati moltissimi tipi di carta.
Spesso per l’emissione di uno stesso francobollo sono stati usati tipi di carta differente.
In alcuni francobolli sono impastati nella carta fili di seta o altra stoffa che ne consente l’identificazione dalle contraffazioni.
Per lo stesso motivo, in tempi più recenti, si usa la carta fluorescente.
La carta non è, però essenziale nella genesi di un francobollo in quanto esistono valori su pergamena, su lamine metalliche ed è noto il francobollo di stoffa emesso dalla Repubblica Italiana l’8 ottobre 2004 che ha preso nome di “Arte del Merletto”
Il sistema di stampa
Le tecniche di stampa usate per la produzione dei francobolli sono diverse, le più usate sono:
La tipografia costituisce il procedimento più antico ed è caratterizzata da un’impressione ottenuta dai rilievi dei cilindri di stampa.
La fotocalcografia consiste in una stampa ottenuta con procedimenti fotochimici l’incisione a bulino è il più comune e consiste in una lastra incisa con solchi dentro la quale rimane l’inchiostro che si trasferisce poi sulla carta.
La filigrana
La filigrana è un disegno leggibile contro-luce dato da un dislivello di spessore nella carta del francobollo.
Non tutti i francobolli hanno la filigrana, ma ne esistono della stessa emissione con o senza filigrana ed anche con filigrane diverse a seconda del giorno di stampa.
Ormai in disuso, in origine era uno degli elementi che serviva a garantire la sicurezza anticontraffazione nei francobolli.
Introdotta in Italia nel 1863 dalle Regie Poste, per opera dell’ingegner Perazzi, che aveva ideato la forma a “coroncina” da usare in contemporanea con la stampa di un fondo di sicurezza.
Nel 1945 la Repubblica Italiana introdusse la filigrana a forma di “ruota alata” ed il 1 marzo 1955 fu mutata in “stella“.
Con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°80 del 7 aprile 1955, il ministro Gava riconosceva l’opportunità di stampare i francobolli su carta filigranata a tappeto di stelle a cinque punte.
La Repubblica di San Marino utilizzò la stessa filigrana fino al 1961, quando decise di adottare un proprio simbolo a “tre penne”; che fu adottata per la prima volta nel valore da 500 lire del 20 ottobre.
La gomma
La gomma è quella parte che può essere umidificata per l’uso postale ovvero per attaccare il francobollo all’oggetto da inoltrare via posta.
Soprattutto nei primi francobolli emessi è possibile che non sia presente in quanto era compito degli impiegati postali spalmare della colla per consentirne l’uso.
In filatelia si distinguono quattro tipologie:
gommati
senza gomma
linguellati
senza tracce di linguella.
La linguella era una striscia di carta applicata dai collezionisti per conservarne gli esemplari in appositi album.
Talvolta, per fare scomparire la linguella o la traccia di essa dal retro del francobollo, alcune persone prive di scrupoli, eseguono la rigommatura del francobollo.
La gomma manipolata è molto più liscia e compatta, e più spessa rispetto all’originale, ciò aumenta lo spessore totale del francobollo rigommato rispetto all’originale e tale variazione di spessore si può misurare con un apposito strumento denominato spessimetro.
Però il metodo più semplice per accorgersi della rigommatura è passare con delicatezza un dito lungo i dentelli: in genere questi sono più duri e rigidi rispetto ai dentelli di un francobollo non rigommato.
La dentellatura
La dentellatura è una perforazione della carta che contorna le vignette dei francobolli ed ha come scopo il consentire un’agevole separazione degli esemplari stampati su uno stesso foglio.
L’ampiezza tra un dentello e l’altro si misura con un apposito strumento detto odontometro ed è una caratterizzazione legata alle emissioni.
I valori indicati nelle scale dell’odontometro rappresentano un rapporto matematico di 20/n dove 20 sono i millimetri presi in considerazione sul francobollo ed n indica l’esatta distanza fra i centri di due perforazioni.
Esistono vari tipi di perforazioni a seconda del perforatore in uso.
Storia del francobollo, parte 5: Francobolli di propaganda e guerra
Francobolli di propaganda e guerra
Fu nel corso della prima guerra mondiale che si scoprirono le potenzialità dei francobolli come mezzi di propaganda.
Si ricorse alla falsificazione dei francobolli esteri e alla loro diffusione sul territorio nemico a scopo propagandistico.
Inoltre con l’avvento dei totalitarismi, i francobolli vennero impiegati soprattutto sul fronte interno per rafforzare il consenso delle varie dittature.
Nell’Italia fascista nacquero così alcune serie, tra cui il “decennale della Marcia su Roma” e la “commemorativa dell’Impero”.
Decennale della marcia su Roma, espressi, 1,25 Lire, 1932
Nella Germania nazista “effigie del Führer” e delle altre dittature sul suolo europeo.
Durante la seconda guerra mondiale la propaganda sui francobolli divenne propaganda di guerra, e si moltiplicarono le emissioni “a tema” contenenti l’elogio della guerra o la condanna del nemico.
La serie “Due popoli, una guerra” del Regno d’Italia e i francobolli della R.S.I. (Repubblica Sociale Italiana) con la dicitura “hostium rabies diruit”.
Successivamente con la guerra fredda, i francobolli propagandistici vennero utilizzati ad esaltazione dei vari regimi, per poi estendersi a tutti i casi di culto della personalità.
Possiamo dire che il francobollo ha comunque rivestito fin dalla sua origine una sorta di ruolo celebrativo, in quanto per tutto il XIX secolo la raffigurazione di regnanti o allegorie di nazioni costituì un motivo assolutamente dominante.
Tra giochi da tavolo prodotti negli anni ’80, Brivido rappresenta una novità dal punto di vista scenografico molto interessante.
Il tabellone si costruisce in maniera tridimensionale con muri, trappole e una torre centrale che si sviluppano anche in altezza.
Altra particolarità sono il mitico teschio fluorescente visibile al buio, per molti il vero protagonista del gioco.
Le trappole attuabili dal teschio sono:
Accetta all’ingresso
Pavimento poco sicuro
Scheletro nella prigione
Teschio che rotola sulle scale
Il percorso presenta 54 caselle “orme” di diverso colore:
Bianche: neutre
Verdi: scorciatoie
Rosse: pericolo
Blu: punto di ripartenza
Il turno di ogni giocatore si sviluppa in 2 fasi:
I° lancio del dado
Dopo aver lanciato il dado il giocatore si muove sul tabellone e dove possibile scegliendo un percorso più o meno rischioso.
Le caselle rosse e le scale della torre sono le zone di pericolo che possono essere coinvolte dalla sorte se il teschio fa scattare la trappola corrispondente.
II° ragno girevole
Si fa girare la lancetta del ragno girevole, il giocatore esegue l’azione corrispondente:
Teschio: lancia il teschio nella torre centrale
Spavento: salta un turno e blocca il personaggio
Orma: lo spavento passa e ricomincia a muovere il personaggio
Dado: tira ancora il dado
Se il segnalino viene coinvolto dalla corrispondente trappola, il giocatore deve spostare il proprio segnalino sulla più vicina casella blu.
Scopo del gioco:
La partita è una gara di velocità tra i partecipanti, devono superare le insidie delle quattro ambientazioni ricreate nel tabellone; vincitore è il giocatore che riesce a giungere per primo in cima alla torre centrale, li chiude il coperchio della bara e dà il meritato riposo eterno al povero fantasma.
Il tabellone rappresenta la pianta di un città, divisa in 4 quartieri (rosso, giallo, verde e blu) con strade ed edifici.
Ogni quartiere è composto da un casinò del valore di 20.000 FT e da 22 bar con un valore variabile tra 1.000 FT e 5.000 FT.
Ogni edificio ha almeno un ingresso indicato con una freccia nera stampata su una delle caselle del tabellone.
Sopra ogni edificio è raffigurato un cerchio che può essere bianco oppure colorato.
Se il cerchio è bianco non appartiene a nessuno, quando un giocatore ne assume il controllo vi piazza sopra un gettone del suo colore.
Sul tabellone sono presenti delle caselle speciali che permetto alle pedine di “uscire” e “rientrare” da una qualsiasi altra casella dello stesso tipo.
All’inizio della partita i giocatori dispongono i gangster sui palazzi sotto il loro controllo.
Una partita di Chicago si divide in 4 fasi (A, B, C e D) ognuna delle quali dura 6 giri.
Ogni fase inizia con un giocatore che inizia il turno, di conseguenza alla fase successiva inizierà un giocatore differente che non ha ancora iniziato.
All’inizio di una fase di gioco, ciascun giocatore può acquistare i collari che rappresentano la forza ed il valore dei propri gangster.
Soltanto i gangster con almeno un collare possono essere piazzati nella città e muoversi al suo interno.
Si possono comprare gangster con un massimo 3 collari; il quarto collare può essere vinto soltanto a duello.
I gangster che faranno ingresso durante lo svolgimento della partita partiranno dal relativo angolo/bar.
I movimenti a disposizione del giocatore sono determinati dal lancio di uno speciale dado a dodici facce con punteggio che varia da 11 a 22.
I movimenti possono essere distribuiti in qualsiasi modo tra i vari gangster e ciascuna casella della strada e ciascun edificio conta come una casella.
Su ogni casella non può sostare più di una pedina e non è possibile scavalcare nessuna pedina.
Se una pedina raggiunge una pedina avversaria inizia un duello.
Il combattimento avviene utilizzando degli speciali dadi a 6 facce; ogni giocatore utilizza il dado corrispondente al numero di collari.
Verranno lanciati i dadi fino a quando uno dei due non ottiene un punteggio più alto.
Il vincitore ottiene un collare e del denaro come premio, il perdente rimuove la pedina uccisa dal gioco.
Se dopo il secondo lancio di dadi i giocatori sono pari, perdono entrambi un collare; perso l’ultimo collare, la pedina viene uccisa.
Al termine di ciascuna fase di gioco ogni giocatore otterrà le rendite dei vari edifici sotto il suo controllo.
Scopo del gioco:
Se alla fine di una delle tre fasi intermedie un giocatore vince se ha occupato 3 casinò (4 in 2 giocatori) oppure ha occupato gli otto bar che si affacciano sulla piazza centrale oppure possiede cinque gangster con 4 collari.
Al termine della quarta ed ultima fase, se nessun giocatore ha raggiunto uno di questi tre obiettivi, vince chi possiede il capitale maggiore.
Conclusioni:
Pregi:
materiale di buona qualità, regole chiare e con molti esempi.
Difetti:
……………………………………………..
Curiosità:
le banconote sono intercambiabili con altri giochi Ravensburger
Note:
……………………………………………..
Andrea e Irene
Per maggiori informazioni, compila il modulo sottostante
Centenario ferrovie dello stato, Poste Italiane, 2005
Nel centenario delle ferrovie dello Stato le Poste Italiane nel 2005 realizzano questo folder
Contenuto:
1 francobollo MNH
1 tessera filatelica
1 busta FDC
1 cartolina filatelica
Descrizione:
Soggetto: Centenario delle ferrovie dello Stato Valore facciale: 7,00 € Data: 22/06/2005 Formato: A4 verticale a 4 facciate Tiratura: ……………………….. Altre informazioni e curiosità: ………………………..
AVVISO IMPORTANTE: Fino al 31 / 12 /2024 Quando acquisti sul nostro sito ATTENDI PRIMA DI PAGARE ti daremo conferma prima di poter procedere con il pagamentoGrazie Andrea & IreneIgnora
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