set da 6 BICCHIERI da BIRRA marchio BECK’S per 0,4 litri

6 BICCHIERI da BIRRA marchio BECK'S

CG0273 – 6 BICCHIERI DA BIRRA MARCHIO BECK’S 0,4 LITRI

MARCHIO: BECK’S
TIPOLOGIA: bicchieri da birra
CONDIZIONI: nuovi ancora sigillati
TIPOLOGIA: prodotto ufficiale
CAPACITA’: 0,4 lt

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Le collezioni nel mondo della Birra: I bicchieri

foto di Hanne Hasu da Pixabay

Le collezioni nel mondo della Birra: I vari tipi di boccali e di bicchieri adatti alle diverse tipologie di birra

Tra le varie forme di collezione del mondo birrario troviamo boccali e bicchieri. La particolarità di questi oggetti sta nella loro varietà di forme, grandezze e materiali mentre la loro origine risale al 1300.

Fra le collezioni degli accessori della birra, questa è sicuramente quella che richiede maggiore impegno di spazio, soprattutto se non si ha una tematica precisa.

Ogni tipo di bicchiere nasce esplicitamente per conservare le proprietà della singola tipologia di birra e, di conseguenza, per poterne apprezzare maggiormente il sapore, i profumi e la schiuma che si può sviluppare.

Come per gli altri oggetti del mondo birrario, anche i bicchieri da birra, sono stati utilizzati dalle stesse birrerie come mezzo di propaganda e di riconoscimento.

Le forme dei bicchieri per la birra

  • Coppe ampie e bicchieri dai bordi svasati: consentono un’ampia superficie di contatto fra l’aria e la birra, esaltano il sapore forte e il profumo intenso delle birre ad alta fermentazione.
  • Bicchieri sottili e lunghi: favoriscono la formazione di schiuma, proteggendo la birra al contatto con l’aria e conservano l’aroma e il gusto meno marcato delle birre a bassa fermentazione.
foto di Alexander Lesnitsky da Pixabay

Le tipologie dei bicchieri per la birra

·    Boccale: generalmente è un grosso bicchiere in vetro spesso e lavorato oppure in diversi materiali con o senza coperchio. Birre: Weiss, Lager e Pils.

  • Pinta: è un bicchiere con base più stretta della sommità, con superficie variabile per favorire la creazione di schiuma nelle birre, esiste la versione britannica e quella irlandese. Birre: Stout irlandesi e Ale inglesi.
  • Coppa: si tratta di bicchiere dalla forma semisferica che permette l’ossigenazione alla birra a gradazione importante. Birre: trappiste e ad alta fermentazione.
  • Calice a chiudere: è un bicchiere dal vetro sottile che aiuta la formazione della condensa esterna, mentre la sua forma favorisce la creazione di schiuma. Birre: Lager e Pils.
  • Pilsner: la forma tende ad avere un collo corto nella parte inferiore, seguita da un cono arrotondato. Birre: Pils e birre chiare.
  • Bicchiere da Weiss: ha una forma strozzata e allargata vero l’alto per favorire la fuoriuscita del gas. Birre Weiss tedesche.
  • Stivale: ha la forma di uno stivale militare, può contenere da mezzo litro fino a 5 litri. Birre: Weiss, Lager e Pils.
  • Yard: ha la forma stretta e allungata, la base ha la forma di lampadina; per la sua particolarità non va appoggiato ma appeso. Birre: Ale.
foto di Hier und jetzt endet eider meine Reise da Pixabay

Le stranezze dei bicchieri per la birra

Boccale: normalmente è in vetro, ma è possibile reperirlo di vari materiali come peltro, argento, legno, porcellana e ceramica; esistono alcuni modelli con un coperchio in metallo.

Bicchiere del cocchiere: dalla forma molto particolare, fu inventato dal locandiere Pawvel Kwak per permettere ai cocchieri di appenderlo alla carrozza e consumare la bevanda senza scendere da cassetta.

Bicchiere La Corne: in vetro a forma di corno con supporto in legno, entrambi marchiati con il logo del birrificio.

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Le collezioni nel mondo della Birra: i tappi a corona

Foto di Hans Braxmeier da Pixabay

Le collezioni nel mondo della Birra: i tappi a corona, dal 1892 il metodo migliore per conservare la birra in bottiglia

L’americano William Painter nel 1892 brevettò il tappo a corona; fino al 1911 venne utilizzato esclusivamente dalla Crown Cork & Seal Company (oggi denominata Crown Holdings, Inc.).

Successivamente, altre aziende riconobbero le qualità di questo sistema innovativo, di conseguenza l’uso del tappo a corona si diffuse velocemente in tutto il mondo.

Quale appassionato di birra in bottiglia potrebbe immaginare la storia della propria bevanda preferita senza l’invenzione del tappo a corona?

Foto di 445693 da Pixabay
Foto di 445693 da Pixabay


E’ un elemento semplice, economico e di piccole dimensioni; innegabile la praticità d’uso.

Si tratta di un tappo fatto di metallo, con un’estremità corrugata che assomiglia a una corona rovesciata.

E’ stato un componente fondamentale per lo sviluppo della produzione e conservazione delle bevande frizzanti in bottiglia.

Le bottiglie di bibite frizzanti esistevano già prima dell’invenzione del tappo a corona, ma erano confezioni destinate ad una vita limitata che non potevano sostenere lunghi periodi di conservazione.

I primi tentativi di trasporto di birra in bottiglia riscontravano gravi problemi come la fuoriuscita del liquido e una drastica riduzione dell’anidride carbonica.

Il tappo a corona è a prova di fuoriuscite, originariamente al suo interno era rivestito da un sottile strato di sughero, ricoperto da una particolare pellicola che evitava il contatto tra il contenuto della bottiglia e il metallo del tappo.

Nella seconda metà degli anni ’60, vennero creati i “tappi corona a vite”, che permettono di evitare l’uso degli apribottiglie.

Questo particolare sistema inoltre permette di richiudere e preservare la bevanda avanzata, grazie alla filettatura sul collo della bottiglia.

Altra innovazione importante per la riduzione dei costi, fu la sostituzione del sughero con la plastica.

Il tappo delle bottiglie è diventato spesso elemento strategico e caratterizzante del prodotto e del marketing: oggi sono numerosi i collezionisti in ambito birrario (e non solo) di questi oggetti.

Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Anche in questo contesto collezionistico, alcuni esemplari di questi tappi hanno raggiunto livelli di rarità e valutazioni economiche di sicuro interesse.

Non è difficile, infatti, trovare i “tappisti” (collezionisti di tappi) che conservano i “pezzi migliori” come vere e proprie antiche monete rare e preziose.

Il tappo a corona per la sua praticità rimane,  al momento, il più impiegato.

Un altro punto di forza del tappo a corona nel mondo birrario è che cultori ed appassionati non rinuncerebbero al classico rumore dello stappamento.

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Le collezioni nel mondo della Birra: le lattine

Foto di lovepetforever da Pixabay

Le collezioni nel mondo della Birra: le lattine, dal 1810 un metodo sicuro e igienico di conservare la birra

Le lattine, sono utilizzate principalmente nelle produzioni a livello industriale grazie alla loro assoluta protezione contro gli agenti esterni.

La nascita della lattina per uso alimentare si deve all’inventore Nicolas Appert, che ideò un sistema per la lunga conservazione dei cibi tramite le bottiglie con chiusura ermetica.

L’idea di Appert fu modificata da Peter Durand che, sostituendo le bottiglie di vetro con lattine in alluminio di forma cilindrica, ne brevettò il sistema nel 1810.

All’inizio le lattine di birra non presentavano un sistema di apertura, quindi dovevano essere bucate nella parte superiore.

L’uso delle lattine di birra ebbe un grande sviluppo intorno al 1930, in particolare grazie all’invenzione del modello “Cone top” da parte dell’azienda americana Continental Can Company.

lattina cone top
lattina cone top

Questo tipo di lattina presenta nella parte superiore una forma conica e, alla sommità, propone un tappo a vite.

Il modello “Cone top” costituisce la parte più preziosa e ambita per un collezionista di lattine di birra.

Dopo il 1960 si diffuse la lattina “Flat top”, nella forma molto simile a quella odierna, costituita da tre pezzi assemblati; per l’apertura bisognava ricorrere all’uso di un apriscatole.

Una decina di anni dopo fu ideato il tappo ad anello; la prima versione era a strappo, ma aveva il difetto al momento dell’apertura di schizzare il contenuto tutto intorno.

L’attuale sistema di apertura in uso è a pressione che garantisce una perfetta tenuta e una facile apertura, senza troppi inconvenienti!

Foto di Uwe Conrad da Pixabay
Foto di Uwe Conrad da Pixabay

Le metodologie di costruzione del corpo cilindrico si sono evolute con i progressi tecnologici permettendo la realizzazione di contenitori robusti e resistenti capaci di mantenere pressioni elevate.

La tipica dimensione della lattina è studiata per minimizzare l’impiego dell’alluminio; basti pensare che una normale lattina contenente 33 cl. di liquido è realizzata con solo 13 grammi di alluminio.

Le più diffuse lattine per  birra sono formate da soli due pezzi: il corpo cilindrico ed il fondo si ottengono tramite imbutitura, il coperchio stampato è applicato tramite aggraffatura.

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Le collezioni nel mondo della Birra: le etichette

Foto di 2211438 da Pixabay

Le collezioni nel mondo della Birra: le etichette, ideate dai produttori londinesi che rifornivano anche le corti russe

Le etichette della birra erano originariamente applicate sulle bottigliette degli sciroppi e degli elisir ad utilizzo farmaceutico.

In Gran Bretagna, all’inizio del XX secolo, comparvero le prime etichette per la birra.

Furono ideate perché le produzioni londinesi di BIRRA erano molto apprezzate anche nelle corti russe, di conseguenza erano necessarie indicazioni bilingue.

Inizialmente veniva solo riportato il nome della fabbrica direttamente sul vetro.

Foto di David Greenwood-Haigh da Pixabay
Foto di David Greenwood-Haigh da Pixabay

Il progresso e il miglioramento delle tecniche di stampa e il continuo aumento degli scambi commerciali, spinse i birrai ad identificare con esattezza il proprio prodotto.

La prima etichetta birraria italiana è della “Birra Piemonte Port Ale“, birreria nel comune di Cuorgnè in provincia di TORINO.

Le etichette birrarie, a differenza delle etichette vinicole, presentano grafiche più vivaci e dinamiche, in linea con il messaggio “non scritto” di aggregazione sociale.

La collezione di etichette di bevande (compresa la birra) è conosciuta con il termine di “Labologia”.

Risale agli anni ’50 la nascita a Liverpool del primo club di collezionisti di etichette della birra: fu la Guinness a istituire il “Labologist Club”.

Il club si occupò di codificare, raccogliere e pubblicare specifici cataloghi diventando il punto di riferimento di molti appassionati.

Foto di DivvyPixel da Pixabay
Foto di DivvyPixel da Pixabay

In seguito, la collezione di etichette della birra coinvolse anche l’est europeo e fu il club “Usti nad Labem”, dell’omonima cittadina nella REPUBBLICA CECA, a diventare la voce autorevole e di riferimento.

Come ogni forma di collezionismo, anche per le etichette della birra si possono impostare dei parametri e criteri del tutto personali.

Alcuni fanno la collezione unicamente di etichette staccate dalle bottiglie che hanno provveduto a svuotare personalmente.

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Le collezioni nel mondo della Birra, i sottobicchieri

Foto di emoro da Pixabay

Le collezioni nel mondo della birra, i sottobicchieri, nati come protezione per la birra, divenuti oggetti ricercati

La nascita dei sottobicchieri risale al XIX secolo quando in GERMANIA, per evitare che corpi estranei finissero nella birra, si ricopriva il boccale con un tappetino di feltro.

Grazie all’imprenditore tedesco Robert Sputh, il feltro, materiale assorbente ma non igienico, venne sostituito con il cartone, e ne fu determinato anche lo standard della forma circolare e delle misure del diametro di 107 mm e lo spessore di 5 mm.

Con il tempo si sono sviluppate diverse varianti, divenendo così oggetto di collezione da parte di molti appassionati della birra e del collezionismo birrario .

Per un neo-collezionista di sottobicchieri non è facile districarsi tra l’immensa quantità di oggetti di questo tipo.

Foto di Hathawulf da Pixabay
Foto di Hathawulf da Pixabay

Si può scegliere se dividere per paese di provenienza, immagini riportate, periodo storico; naturalmente una buona classificazione necessita di più dati per evitare doppioni e per individuare le varianti.

Ecco un elenco esemplificativo di dati utili per classificare correttamente ogni singolo pezzo:

  • Nazione: è considerata la voce più importante per classificare la propria collezione. 
  • Città:  città di produzione della birra.
  • Birreria: molte birrerie di media e grande dimensione hanno stabilimenti in più città, viene usata dopo la nazione e lo stato.
  • Birra: Il marchio
  • Tipo: normale, commemorativo, serie, sovrastampato, …
  • Forma: quadrato, rotondo, ovale, …
  • Data:  risalire alla data di emissione dei sottobicchieri è tutt’altro che facile.
  • Tematica: cavalieri, animali, FIORI, SPORT, …

Una volta scelto il metodo di classificazione bisogna reperire le informazioni necessarie.

Foto di joakant da Pixabay
Foto di joakant da Pixabay

In Internet esistono diverse liste di birrerie ed elenchi utili per classificare i sottobicchieri; può risultare complicato associare il marchio della birra alla birreria che la produce.

Esistono inoltre molte associazioni e club di collezionisti di sottobicchieri diffuse in molte nazioni.E’ molto importante la conservazione che può essere organizzata sia in scatole di cartone, sia in buste trasparenti; queste ultime proteggono i sottobicchieri lasciandoli comunque in bella vista per la consultazione.

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Exonumia: oggetti numismatici diversi da monete e cartamoneta

Foto di Tim west da Pixabay

Exonumia, oggetti numismatici diversi da monete e cartamoneta; ma cosa collezionano gli appassionati di questo settore?

Nel mondo del collezionismo esistono molteplici settori, ogni persona è in grado di appassionarsi ad una o più tipologie di oggetti da collezione.

La numismatica è un settore che ricopre diverse sfaccettature, le principali sono le monete e la cartamoneta, poi ci sono tutti quegli oggetti che vengono comunque ricondotti a questa categoria.

Per definizione l’exonumia è tutto ciò che non è una moneta di emissione governativa.

Vengono raggruppati nell’exonumia:

  • Gettoni
  • fiches
  • badge
  • monete controstampate
  • monete allungate
  • monete incassate
  • francobolli incassati
  • monete di legno
  • medaglie
  • medaglioni
  • distintivi
Foto di Annonceslegales da Pixabay

Molti articoli di exonumia circolavano legalmente negli Stati Uniti, insieme o al posto della valuta, fino a poco tempo fa.

Successivamente, gli articoli basati sul valore, Buono per un quarto di latte, Buono per una birra, Buono per un giro… e altri sono stati specificamente collegati al commercio del negozio o al luogo di emissione.

La parte più consistente di questa categoria sono i gettoni. Ne esistono di diverse tipologie, tra le quali:

  • Fiches del Casinò
  • Telefonici
  • Dobloni del martedì grasso
  • Per l’autolavaggio
  • Gettoni per l’imposta sulle vendite (emessi da stati e commercianti)
  • Per il parcheggio
  • Autobus
  • Metropolitana
  • Treni
  • Tram
  • Carrelli
  • GETTONE HCS PAT. M97D
  • GETTONE HCS PAT. M97D
  • Gettone autolavaggio
  • Gettone autolavaggio

Nel web è possibile trovare maggiori informazioni. Un sito italiano molto interessante è https://www.complianceturin.it

Inoltre è possibile consultare un catalogo online (in lingua inglese): http://tokencatalog.com/index.php

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GRANDE FRATELLO

Grande fratello - Clementoni

Grande fratello, Clementoni, 2000

N° giocatori:da 3 a 6
Eta:12+
Anno:2000

Contenuto:

  • 1 tabellone 
  • 1 urna votazioni 
  • 1 roulette movimento 
  • 1 telecamera contaturni 
  • 6 segnalini 
  • 6 sacchetti in plastica 
  • 20 carte telecamera 
  • 30 gettoni prova 
  • 50 carte personalita 
  • 50 carte grande fratello 
  • 72 gettoni personaggio (12 per ogni giocatore) 

Descrizione:

Ogni giocatore interpreta un concorrente della casa raffigurata sul tabellone di gioco.

Attraverso il proprio segnalino potrà girovagare per la casa e, fermandosi in alcuni punti, sarà sottoposto ad alcune prove le quali possono decretare l’eliminazione dal gioco o la sua permanenza dopo un prestabilito numero di turni.

Il Gioco GRANDE FRATELLO alterna un numero di turni dipendente dal numero di giocatori a fasi di eliminazione dei concorrenti fino a decretare la vittoria al giocatore rimasto all’interno della casa.

Il tabellone rappresenta la mappa della casa con una serie di caselle dove i giocatori potranno spostare il loro segnalino.

In alcune di queste vi sono disegnate icone accompagnate da un numero (da 1 a 3).

Vi sono varie stanze, tra cui il salotto, il punto di partenza di tutti i giocatori dove vi piazzeranno il proprio segnalino.

Le altre stanze hanno solo una funzione estetica sul tabellone.

Ogni giocatore gestisce un segnalino colorato e 12 gettoni personaggio, dello stesso colore del segnalino, che porrà nel suo sacchetto.

Durante ciascun turno il giocatore gira la freccia della roulette movimento e sposta il suo segnalino di tante caselle quanto il valore riportato dalla freccia.

Quando questo termina il movimento su di una casella con icona “personalità” o “telecamera” il giocatore affronterà una prova di tipo diverso.

Un terzo tipo di prova, invece, la si effettua quando la freccia della roulette si ferma sull’icona “grande fratello” (anche queste come le icone sul tabellone riportano un numerino).

Vediamo nel dettaglio le tre tipologie di prova:

1) Casella Personalità: chi capita su questa casella prende e conserva davanti a se un gettone prova dalla riserva, sceglie un giocatore da sfidare (tra quelli ancora in gioco).

Pesca la carta personalità in cima al mazzo leggendo la caratteristica contrassegnata dal numerino presente sull’icona su cui il segnalino del giocatore si è fermato.

Ad eccezione dei due sfidanti tutti gli altri giocatori, compresi quelli eliminati, voteranno a turno chi fra i due sfidanti possiede in misura maggiore la caratteristica richiesta sulla carta personalità (ad es.: il più criticone).

I votanti chiederanno al giocatore votato di inserire nell’urna votazioni un suo gettone personaggio.

2) Casella Telecamera: funziona allo stesso modo tranne qualche piccola differenza.

Il giocatore che capita sulla casella prende e conserva davanti a se due gettoni prova dalla riserva mentre l’avversario scelto ne prende uno, poi il giocatore pesca una carta telecamera leggendo la prova da svolgere.

Seguendo la regola di leggere la prova associata al numerino presente sull’icona su cui il segnalino del giocatore si è fermato; i giocatori eseguiranno una prova vera e propria (ad es.: recitare un’ipotetica scenata di gelosia).

Al termine gli altri giocatori, compresi quelli eliminati, voteranno il giocatore che ha eseguito la prova nel modo peggiore chiedendone il relativo gettone personaggio da inserire nell’urna votazioni.

3) Icona Grande Fratello: il giocatore di turno anziché spostare il proprio segnalino sul tabellone dovrà pescare una carta grande fratello e leggerne il contenuto, sempre relativo al numero associato.

Su queste carte vengono semplicemente riportate delle affermazioni un po’ provocatorie (ad es.: “a volte gli uomini baratterebbero volentieri una donna per una birra”) e tutti i giocatori compreso quello di turno e quelli eliminati effettueranno una votazione segreta attraverso la carta voto.

Chi non è d’accordo con l’affermazione rivolgerà la carta voto dal lato rosso mentre chi è d’accordo la rivolgerà dal lato verde; quando tutti hanno votato vengono rivelate le carte voto e se ne considera l’opinione più votata.

I giocatori la cui opinione rimarrà in minoranza dovranno inserire nell’urna votazioni un proprio gettone personaggio.

In caso di parità nella votazione non accade nulla.

E’ ora di eliminare qualcuno!

Finiti i turni di gioco prestabiliti ciascun giocatore conta il numero di gettoni prova guadagnati: chi ne ha di più non può essere eliminato mentre per tutti gli altri giocatori si apre l’urna votazioni.

In caso di parità si pesca una carta telecamera e gli altri giocatori decidono quale prova dovranno superare per vincere lo spareggio, al solito si procede con la votazione e chi ha eseguito nel modo peggiore la prova sarà eliminato dal gioco (pur continuando a partecipare durante le votazioni).

Chi ha più gettoni personaggio del proprio colore al suo interno viene eliminato.

Inizia poi un nuovo giro riposizionando la telecamera segna turni sul turno 1, tutti i gettoni personaggio all’interno dell’urna vengono riconsegnati ai rispettivi giocatori che li riporranno nuovamente nei propri sacchetti così come tutti i gettoni prova accumulati vengono rimessi nella riserva.

Il gioco continua allo stesso modo fino a quando rimangono solo due giocatori all’interno della casa.

Scopo del gioco:

A questo punto si pesca una carta telecamera e tutti i giocatori eliminati decidono a quale prova dovranno sottoporsi i due concorrenti; eseguita la prova i giocatori eliminati, di comune accordo, proclamano vincitore chi ha meglio eseguito la prova.

Conclusioni:

Pregi:Avendo la possibilità di giocare fino a 6 giocatori lo rende quasi (sottolineo quasi) un party-game. Giocato con le persone e lo spirito giusto riesce a divertire. Alcune prove sono veramente divertenti da vedere…mentre per chi le esegue un po’ meno
Difetti:in 3 non rende al meglio. Accettabile in 4. Meglio in 5 o 6. Astenersi permalosi! (in qualche occasione alcune coppie hanno litigato…) Il tabellone oltre all’aspetto estetico non è molto funzionale. E’ un continuo girovagare senza un vero e proprio criterio in avanti e/o indietro con il solo scopo di andare su una casella icona.
Curiosità:……………………….. 
Note:……………………….. 

Andrea e Irene