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Storia del francobollo, parte 2: genesi, successo planetario

forme francobolli

Storia del francobollo, parte 2: Tipologie di francobollo ed usi postali: la genesi, un successo planetario

La genesi

La nascita del francobollo come lo conosciamo oggi è legata alla riforma delle Poste della Gran Bretagna voluta nel 1837 da Sir Rowland Hill.

L’intuizione di Hill fu quella del servizio postale prepagato, ovvero la riscossione della tariffa postale non avvenisse più al momento del ricevimento a carico del destinatario, bensì alla spedizione a spese del mittente.

Inoltre comprese anche che modificando le tariffe, abbassandole e uniformandole in base al peso piuttosto che alla distanza, avrebbe favorito l’aumento del traffico postale ricompensando ampiamente i minori introiti derivanti dalla riduzione delle tariffe.

Nel 1837 fece pubblicare a sue spese il libretto “Post Office Reform: its Importance and Practicability”, con cui rese noto al parlamento inglese il suo pensiero riformatore.

Il progetto si scontrò però con l’ostilità preconcetta del Post Office, che non accettò l’intrusione di un estraneo quale era considerato Rowland Hill.

Grazie alle pressioni della classe mercantile e creditizia, il 26 dicembre del 1839 il parlamento britannico approvando la riforma, rese necessaria la realizzazione dei francobolli.

Hill suggerì inoltre le caratteristiche principali; dovevano essere dei pezzi di carta di dimensioni sufficienti ad accogliere una stampa, sul retro la superficie doveva essere idonea all’incollaggio come prova dell’avvenuto pagamento della tariffa postale.

Nel settembre del 1839 venne bandito un concorso pubblico, che invitava la popolazione al suggerimento del modo in cui il francobollo dovesse essere.

Delle 2600 proposte presentate, nessuna ebbe il favore del riformatore; Hill decise quindi che si sarebbe occupato personalmente dell’ideazione del francobollo.

Come soggetto fu scelto il profilo della Regina Vittoria, per evitare contraffazioni la testa fu stampata su un fondo cesellato costituito da losanghe molto fitte.

Il 6 maggio 1840 entrò così in vigore il primo francobollo del mondo, che passò poi alla storia come Penny Black.

La perforazione meccanica del francobollo nasce nel 1848 grazie all’ingegnere Henry Archer, completando così la genesi del francobollo dentellato così come è noto oggi.

Storia del francobollo 2
Storia del francobollo 2

Un successo planetario

In pochi anni, la grande praticità dell’innovazione postale ideata e creata da Sir Rowland Hill, garantì al francobollo un successo su scala mondiale.

Infatti altre amministrazioni postali seguirono l’esempio inglese e così, nel marzo 1843, la Svizzera del (cantone di Zurigo) fu il secondo stato al mondo ad emettere francobolli.

Successivamente sorprendentemente il Brasile, con l’emissione della serie detta “occhi di bue” il 1° agosto dello stesso anno, nonché i cantoni di Ginevra (ottobre 1843) e Basilea (luglio 1845).

Quest’ultima emissione diede alla Svizzera il primato nell’emissione di francobolli colorati e tematici con la famosa “Colomba di Basilea”.

Gli Stati Uniti d’America, iniziarono l’emissione di francobolli con un valore da 5 centesimi e l’effigie di Benjamin Franklin nel 1847.

Dal 1849 in poi tutti gli stati europei adottarono uno dopo l’altro il francobollo.

Andrea e Irene

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Storia del francobollo, parte 1: i precursori e la nascita

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Storia del francobollo, parte 1: Tipologie di francobollo ed usi postali: i precursori e la nascita

I precursori

Come per tutte le invenzioni esiste un prima, e anche per il francobollo vale lo stesso concetto; prima dell’introduzione del francobollo il trasporto veniva pagato dal destinatario.

Nel corso dei secoli il francobollo è stato preceduto da numerosi precursori.

Nel 1653, il gestore della posta cittadina di Parigi, Jean-Jacques Renouard de Villayer, aveva creato il “billet de port payé”.

Era una striscia di carta simile a un francobollo che doveva essere fissato alla missiva per mezzo di un filo o di un fermaglio.

Tra i precursori troviamo in Gran Bretagna il sistema di prezzo unitario per la posta locale ideato dai mercanti William Dockwra e Robert Murray ed adottato dalla Penny Post londinese a partire dal 1680.

L’innovazione riscosse un tale successo che il duca di York vide minacciato il proprio monopolio postale.

E in conseguenza alle proteste del duca, la Penny Post fu obbligata a cessare l’iniziativa dopo appena due anni, venendo inglobata nel General Post Office.

A differenza dei billet de port payé dei quali non risulta alcun superstite, alcuni esemplari dei francobolli di quel periodo sono conservati negli archivi, quattro esemplari risultano in possesso di collezionisti.

Rimanendo nel campo della filatelia, all’inizio del XIX secolo si assiste alla comparsa in alcune città dei precursori delle cartoline e delle buste preaffrancate.

A Sydney nel 1838 nascono le “letter sheets” riconosciute ufficialmente come primi valori postali preaffrancati.

Nel Regno di Sardegna fece la sua comparsa nel 1818 la “carta postale bollata”, un foglio di carta da corrispondenza con la tassa di porto prepagata, ribattezzato “cavallino” in quanto raffigurante un messaggero a cavallo.

precursori - Sardegna
precursori – Sardegna

In Gran Bretagna nel 1821 vennero allegate ai giornali le cartoline preaffrancate di risposta.

La nascita

Ufficialmente il francobollo nasce nel 1839 dall’inglese Rowland Hill, che attuando una rivoluzione nelle poste inglesi, aggiunge anche questa importante innovazione.

Una amministrazione postale emette il francobollo che rappresenta la prova del pagamento anticipato per servizi di spedizione di una lettera una raccomandata o di un pacco ad un destinatario.

L’affrancatura è a tutti gli effetti una carta-valori e la sua contraffazione è un reato.

L’applicazione del francobollo sull’oggetto da spedire deve essere fatta dal mittente o dagli uffici postali su richiesta del mittente.

Tradizionalmente il francobollo è un piccolo rettangolo di carta gommata che si incolla all’oggetto da spedire. Recentemente la gommatura è sostituita da un adesivo.

Alcune amministrazioni postali hanno emesso francobolli di altre forme, rotondi (Nuova Zelanda), triangolari, pentagonali o di forme non geometriche come ad esempio a forma di frutta (Sierra Leone e Tonga).

Alcune alternative al classico francobollo di carta sono stati anche prodotti francobolli non di carta, come i francobolli della Svizzera fatti parzialmente di pizzo o della DDR composti soltanto di materiali sintetici.

Storia del francobollo 1
Storia del francobollo 1

Andrea e Irene