
Il 14 febbraio è San Valentino, la festa degli innamorati di tutto il mondo: origini e storia dei biglietti romantici
Lo sapevate che i primi biglietti di auguri per San Valentino risalgono addirittura al Medioevo? Scopriamone le origini e qualche curiosità.
Il primo biglietto romantico di auguri per San Valentino viene attribuito a Carlo Duca d’Orleans. Durante la sua prigionia nella Torre di Londra, nel lontano 1415, iniziò a scrivere romantici biglietti indirizzati a sua moglie. Questi biglietti esistono ancora e sono esposti al British Museum.
I biglietti romantici di San Valentino, conosciuti come ”Valentine” divennero sempre più diffusi in Europa durante il XVI secolo. Durante il regno della Regina Vittoria, raggiunsero una fama esponenziale e chi voleva spedirli alla propria/o innamorata/o, aveva uno speciale sconto sul costo del francobollo che, per questa occasione, costava solo un penny.

Nacquero le Valentine in diversi stili: biglietti decorati con stencil, ripiegati più volte e ritagliati per creare l’effetto pizzo e merletto, con miniature in stile medievale, oppure con dei versi romantici in rima le cui prime lettere di ciascun verso formavano il nome dell’amata/o.

Negli Stati Uniti furono prodotti a partire dal 1800; inizialmente erano semplicissimi, con disegni in bianco e nero. Si deve all’artista americana Ester Howland la creazione nel 1847 dei primi biglietti per San Valentino decorati con pizzi, merletti, petali di fiori e nastrini colorati.

Quando si associò il giorno di San Valentino alla festa degli innamorati? Forse fu il poeta inglese Geoffrey Chaucer (1343-1400), che in un suo poema descrisse il 14 febbraio come il giorno dedicato agli innamorati.
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